Amarone della Valpolicella Classico 2006 “Ca Coato” Antolini 2006

Quando si parla di vino italiano, specialmente con uno straniero, uno dei primi nomi che salta fuori è l’Amarone.

Eppure, la storia di questo vino  è una delle più recenti, più giovani,  soprattutto se accostata a vere leggende enologiche italiane, come il Barolo, Il Barbaresco o il Chianti.

L’azienda di cui descriviamo oggi è una piccola azienda, a conduzione familiare, dove l’amore per la terra e una cura artigiana della vinificazione caratterizzano le attività tra i filari e in cantina. Rispetto per natura e ambiente e grandissima attenzione bella cura della vigna

AmaroneIl “Ca Coato” è un Amarone prodotto solo con le uve provenienti  da  una delle zone maggiormente  vocate  per questa tipo di vino: i loro “cru “di Negrar. Terreni attualmente in conversione al biologico e dove sono impiantate  le vigne sono le più giovani dell’azienda, attorno ai 9/10 anni d’età. Fattore che non incide minimamente  su uno sbalorditivo risultato quando versiamo il vino nel bicchiere.

I vitigni utilizzati  per il “Ca Coato”e  appassiti come da tradizione nel fruttaio dell’azienda,  sono la corvina, il corvinone e la molinara: i primi due presenti in parte eguale all’interno del vino. Appena si apre la bottiglia si ha subito una sensazione di grande frutto, che con immediatezza ci spinge a osservare il contenuto del nostro bicchiere ponendolo in controluce. Il vino si espande con un colore intenso, rosso impenetrabile, con una densità raramente riscontrabile.

Al momento di avvicinarlo al naso il primo sentore percepito  è ancora quello di frutta rossa, seguito da un leggero tono alcolico e un finale rotondo certamente dovuto ai 24 mesi in barrique. Percezioni però mai invadenti o eccessive. Mano a mano che il vino si ossigena, la parte alcoolica scompare per far spazio a questo punto anche a profumi più evoluti e piacevoli. nascondendo quel piccolo tono spiritoso iniziale.

Una volta in bocca si esprime con una vellutatezza e una omogeneità incredibili e con una facilità di beva tutto sommato inaspettata, mentre nel finale è apprezzabilissimo il finale tannico.

Come al  solito non consiglio un abbinamento con un piatto specifico. È un vino adatto ai piatti succulenti e ricchi dell’inverno, ottimo da condividere con un paio d’amici. Antolini  non è ancora una casa famosa e nota al grande pubblico come, ma non ha nulla da invidiare ai più grandi produttori di quel territorio, anzi in alcuni casi può anche  fare impallidire qualche “mostro sacro”. Prezzo in tavola 54 euro. Più che buono per un grande Amarone.  Dalla stessa azienda da segnalare il Ripasso, 20 euro a bottiglia spesi veramente bene. Altro vino sorprendente.